Mi sto rigirando nel mio letto spoglio e solitario
quando inizia a rintoccare la campana del tempo,
tutti dormono, solo io sono sveglio.
E ripenso alla mia vita passata
Ora che non ho più tempo:
la clessidra scorre sempre più lentamente,
ora che nulla può più cambiare…
Un prete calvo e un diavolo gentiluomo
mi osservano oltre il muro della vita
per darmi l’estrema unzione
e guardo attraverso loro tutti i miei sbagli,
ma cosa ha fatto il mondo per redimermi una persona migliore?
Si, il mondo è stato molto crudele con me,
ma io non lo sono stato da meno.
E’ impossibile calmarmi,
mi sta vincendo il panico
datemi qualcosa, forse pregare mi potrà calmare:
è veramente la fine,
o un attacco di follia?
Non riesco a smettere di urlare nella mia testa,
e i pensieri sono ammassati,
così che il mio corpo si tende come uno spillo, pronto a scattare.
Le lacrime scorrono veloci e impotenti,
sui miei rimpianti,
forse avrei potuto fare di meglio,
ma dopotutto non sarebbe cambiato molto:
non credo che sia veramente la fine,
e che la vita sia solo un’allucinazione,
perché se ci fosse stato Dio,
mi avrebbe dato un’altra occasione.
Così mentre cammino,
per il sentiero solitario,
gli Angeli mi guardano come corvi,
e mi ricordano austeri,
che finalmente sto andando a vedere la verità.
E il mondo mi assorbirà,
sì, tra le piaghe della sua impurità…