C’era una volta nella mia mente
un’ombra alta e inclemente.
Non so più chi sono, senza una religione
non sono altro che una bolla di sapone.
Confondo le mie giornate
e ogni giorno è sempre uguale
e la musica di sottofondo
non è certo un pezzo musicale.
La pelle porta inciso questo viaggio,
cosa ne rimane se non un un piccolo saggio?
Così la notte viaggia selvaggia e veloce
sotto una luna enorme e atroce;
sembra risucchiarmi
chi può ancora amarmi?
L’amore è un dirupo della ragione,
chi precipita con me senza direzione?