Trump aveva ragione sull’origine del Covid-19?

Trump dice: <<Il virus viene da un laboratorio cinese>>.

Fauci e tutti i virologi del mondo dicono che è sicuramente naturale.

I media, (almeno l’80%): <<Trump è un cinico che vuole nascondere i suoi fallimenti colpevolizzando la Cina>>.

Biden e i democratici: <<Il nemico è Trump. Lui aizza gli animi della folla, per rinsaldare le fila del suo elettorato.

Passano pochi mesi….

Amministrazione Biden: <<Il Virus molto probabilmente è scappato dal laboratorio di Wuhan. Tre addetti al laboratorio di ricerca sui coronavirus, contagiati a novembre>>.

Fauci, il più grande virologo del mondo, così maltrattato dal despota Trump, e paladino di tutti i liberal, ma che soprattutto ha sostenuto strenuamente per più di un anno, l’origine naturale del virus, ora ha molti dubbi a proposito…

Intanto si sono persi mesi preziosissimi per capire che diavolo davvero sia successo. Intanto stiamo vivendo l’equivalente di una guerra batteriologica. Intanto una catastrofe immane, che non si sa realmente quando finirà, nonostante i vaccini.

La politica in America si divide in base ai suoi interessi e non ha come priorità il diritto dei cittadini di sapere cosa sia davvero accaduto. Idem gli scienziati “indipendenti”, cambiano idea in base a chi governa e in base alla loro area di appartenenza politica o nazionale. Idem ovviamente i media.

Io non voglio difendere Trump, ma solo il fatto che fosse razzista, cinico, megalomane, un po’ folle, non mi evita di pensare che potesse dire la verità. Idem non sono nemmeno sicuro che i dubbi sollevati, ORA, dal moderato ed equilibrato Biden, sull’origine sintetica del virus (giravolta che ha dello stupefacente) siano sinceri, o mossi solo da ragioni di politica di potenza e propaganda in funzione anticinese.

Ancora però non si è individuato da quale animale il virus abbia fatto il salto di specie. Ma soprattutto la Cina ha nascosto e occultato inizialmente l’espanzione del virus sconosciuto all’epoca (forse già da settembre 2019) e sta facendo tutt’ora ostracismo sulle indagini che dovrebbero ricostruire l’origine della pandemia (almeno così ci dicono). Insomma una condotta che in un caso giudiziario indurrebbero ad un lecito sospetto.

Intanto però la il “Gigante Asiatico” si è ripreso subito (dando fastidio a qualcuno?). Ha fatto un immane salto in avanti, sfruttando al massimo il “vantaggio” di aver gestito meglio l’emergenza sanitaria, ma anche di essere stata la prima a conoscere l’esistenza del virus non comunicandola prontamente (facendo addirittura peggio dei sovietici dopo l’incidente di Chernobyl, quando non comunicarono l’accaduto per giorni).

L’Europa invece piange. E più di tutti piangono le persone comuni, che hanno perso la vita, la salute o la libertà.

P.S. Certo portare come unica prova che il virus sia scappato dal laboratorio di Wuhan, perchè tre ricercatori che vi lavoravano si sono contagiati di covid-19 a novembre 2019 per sostenere che l’epidemia sia partita davvero da lì, sembra qualcosa di molto debole. Perchè non si può escludere che a Wuhan, prima che la Cina comunicasse al resto del mondo, cosa stesse accadendo (gennaio 2020), si fosse già praticamente contagiata una buona parte della popolazione, appare possibile, se non probabile (sembra quasi un ripetersi della storia delle tante decantate armi nucleari detenute da Saddam Hussein, mai ritrovate, che furono il pretesto di Bush alla guerra in Iraq).

Ma allora perchè Biden, Fauci e company ora hanno cambiato idea?! Che non siano le stesse ragioni di realpolitik, in funzione antagonistica contro i temutissimi competitors globali di Pechino, che muovevano l’ex Presidente Trump?

La fine delle religioni tradizionali e l’emersione del Trumpismo

La differenza tra la religione tradizionale e le nuove religioni, che durano spesso lo spazio di qualche tweet, è che entrambe pur essendo fondate su basi irrazionali, portano ad effetti completamente contrapposti.

Le prime, le religioni tradizionali, avendo un apparato istituzionale radicato nel tempo, raffreddano l’irrazionalità umana e tendono alla moderazione oltre che all’integrazione nel sistema statale.

Le seconde religioni, quelle dei tweet, al contrario esaltano l’irrazionalità, l’infiammano, soprattutto gli istinti più bestiali, che sono quelli dell’aggressività e della difesa della propria sopravvivenza attraverso l’assalto, la predazione e la sfacciata menzogna.

 Le prime sono “civili”; le seconde, barbare e sfrenate.

Purtroppo il consumismo, espressione di ogni imperialismo di base capitalistica e privatistica, tende a distruggere le istituzioni culturali e religiose come intrinseca conseguenza del proprio sistema produttivo “totalitario”.

Il problema è che una società senza più valori tradizionali, crea dei vuoti che l’apparato repressivo borghese, fondato sul conformismo e la legalità, non riesce, e non può, completamente sanare.

Io temo che nel momento in cui frange della popolazioni deboli, sollecitate da personalità narcisistiche malevole, prenderanno coscienza che questo sistema neo-borghese, è per lo più una costruzione mediatica, possano organizzarsi (anche grazie a forme di collaborazionismo e delazione) per sovvertire gli ordinamenti borghesi, che con tutte le loro contraddizioni e ipocrisie, con tutto il loro portato di iniquità e persino di sfruttamento, restano preferibili all’eversione trumpiana, i cui “ideali” di stampo fascista, sono solo mere razionalizzazioni di una personalità malevola, narcisistica, egoista e pregna di aggressività bullistica, contro i “deboli” e i cosiddetti “diversi”.

Trump, purtroppo, sdoganando queste pulsioni oscene, dandovi quindi legittimità nel dibattito politico attraverso il suo ruolo di Presidente (oramai ex), è divenuto così un punto di riferimento per tali istanze, razziste e bulle. Con un effetto di contagio che abbiamo già visto in Europa con la nascita dei sovranismi, nuove forme di fascismo, allo stato nascente.

La paura ora è che la sconfitta elettorale di Trump possa non essere sufficiente a sopprimere questi virus, questi germi di fascismo, perché una volta che una epidemia si diffonde, le operazioni di contenimento, rischiano di essere inefficaci, soprattutto in organismi sociali già debilitati e con élites deboli.