Ogni volta che un uomo
È offeso o calpestato,
Ogni volta che piange in silenzio,
O viene ridicolizzato,
Il mondo muore
e a terra non rimangono che delle briciole
strascinate via dal vento della dimenticanza.
Abbiamo abbandonato la nostra fragilità
Abbiamo, dimentichi di chi siamo,
buttato via i nostri doni più preziosi.
Quante volte abbiamo visto sul mare,
le nubi che eclissano il nastro lunare,
ma quante volte abbiamo prestato la medesima attenzione,
al pianto di un bambino,
picchiato, sfruttato e non accudito…
Per questo c’è bisogno
Di tornare alla scuola delle scuole
E di ripetere
le tabelline dell’umanità e del perdono
coi nostri figli
Essi sono il Cristo
Essi sono la Croce
Essi sono il Crocefisso
Dietro ogni vita spezzata
Chiusa e dimenticata
C’è l’odio del sadismo,
che permea una società malata
ostile contro i “diversi”,
antipatica contro i “deboli”,
Contro ciò che tutti siamo stati almeno una volta:
Se non un altro non morisse per noi.
Poco importa la ragione,
Poco importa il colore o la pelle,
Conta solo colpire prima che la folla si giri
E colpisca noi!
E allora scagliamoci tutti!
E allora distruggiamoli tutti!
E allora picchiamoli tutti!
Così che si dimentichi di noi
E della nostra imperfezione,
per onorare la nuova grande religione:
Hurrà alla forza
Hurrà alla potenza
Hurrà al successo
Morte ai deboli!
Morte ai succubi!
Morte ai derelitti!
Morte all’infanzia!